Dir la verità è un atto d’amore… Anche se a qualcuno fa male.
Sorvolo sui toni e i modi con cui il Sindaco di Fiuggi, Alioska Baccarini, ha replicato ad un mio intervento sul Palacongressi, che riposto qui sotto anche per sottolineare che la mia è una critica positiva per fare il bene di questa città, la sua un’invettiva contro la sottoscritta.
D’altronde, come ha ben spiegato
Martina Innocenzi nel suo lungo post di ieri, questo Sindaco è noto ai più per la sua arroganza, per l’incapacità di portare rispetto per le Istituzioni ed è intriso di maschilismo e misoginia.
Lo dico con contezza avendo avuto modo di assistere spesso al suo essere poco rispettoso delle donne, sopratutto quelle che lo hanno accompagnato nella precedente legislatura.
Pensa di colpirmi facendo allusioni, ma non ci riuscirà perché la mia storia personale e politica parla da sola a questa città e a questa provincia.
Rispondesse invece nel merito, visto che ho pubblicamente chiesto di capire per quale ragione non si sia avviata per tempo una procedura per l’affidamento del Palacongressi, nella chiarezza e nella trasparenza che non deve alla sottoscritta ma prima di tutto a chi paga le tasse in questa città.
Ovviamente nell’esprimere il suo livore ha commesso anche qualche errore nella ricostruzione dei fatti:
1. Se è in corso una procedura fallimentare, che non è imputabile di certo a nessuna commissione (se pensa questo facesse un esposto), si lavora celermente per permettere che la seconda ditta in graduatoria possa subentrare alla prima, non si lascia in stato di abbandono un’opera.
2. Questo lavoro il Sindaco lo ha avviato subito dopo che la sottoscritta ha richiesto una convocazione urgente di un’audizione sulla stato dei lavori presso la Commissione Consiliare competente in Regione Lazio, di cui riporto il documento presentato durante la stessa su come si stava procedendo.
Di fatto solo dopo essere stato messo alle strette, viste le sue inadempienze, ha cominciato a muoversi.
3. Nel 2018 non ci fu nessuna passerella elettorale, il Sindaco è confuso.
Nel 2014 quando venne depositata la prima pietra dell’opera alla presenza dei Sindaci dei territori limitrofi, il Presidente della Regione Lazio, partecipò a quello storico momento perché si è sempre pensata Fiuggi in un’ottica più ampia e di collaborazione con le altre amministrazioni e con le Istituzioni di livello superiore, cosa che lui non è in grado non solo di fare ma anche di pensare.
4. Sta mettendo in ginocchio una città che non ha chiaro il suo futuro.
Su tutto quanto non ha fatto, su tutto quello che secondo me avrebbe meritato Fiuggi e sul mio lavoro per la città, io non sorvolo, anzi.
Tutti i giorni parlerò perché qui il bavaglio non se lo fa mettere nessuno.