Bene la convocazione della commisione consiliare competente a Cassino, così da poter incontrare le parti sociali, le istituzioni del territorio per favorire ogni possibile soluzione positiva e, nel contempo, dimostrare vicinanza ai lavoratori che stanno pagando a caro prezzo questo stato di incertezza dell’azienda. È indispensabile conoscere quelli che sono i reali impegni dell’azienda, che sappiamo sta orientando non solo fuori dall’Italia, ma addirittura fuori dalla comunità europea, gli investimenti strategici per il settore automotive: in questo caso, e lo dico a prescindere dalla collocazione politica, la Presidente Meloni dovrebbe assumere l’iniziativa e aprire un confronto diretto con i vertici sul piano industriale. La domanda è semplicemente: cosa vuol fare realmente Stellantis a Cassino così come nel resto d’Italia?.
In ultimo c’è il tema del patrimonio immobiliare: quell’impianto, così come tutti quelli Fiat, è nato anche grazie ai contribuenti del nostro Paese e, se l’azienda decide di vendere, credo sia necessaria una norma che obblighi a chiedere al governo se vendere o mettere l’immobile a disposizione della collettività. La preoccupazione è altissima.
Già la vicenda Reno de Medici sta affossando il territorio. Agiamo in fretta per rispondere alle preoccupazioni di migliaia di famiglie.