Il record negativo di Cassino Plant, con i dati che mostrano una produzione inferiore di circa il 40% rispetto al 2023, destano grande preoccupazione. Gli operai anche oggi sono rimasti a casa dopo lo stop forzato iniziato il 25 giugno. I campanelli di allarme sono troppi ed urgono provvedimenti immediati prima che la situazione precipiti definitivamente.
La Regione Lazio continua ad assistere inerme, senza intervenire. L`unico atto del governo Rocca in questi mesi è la passerella a Piedimonte San Germano risultata, dati alla mano, una mossa per gettare fumo negli occhi a maestranze, amministratori locali e famiglie.
Con i volumi in calo e la naturale diminuzione della produzione prevista per la fine dell`anno, la sofferenza si protrarrà anche per il 2025, mentre gli operai Stellantis subiscono tagli allo stipendio e l`indotto continua a perdere posti di lavoro.
Le istituzioni si decidano a chiedere garanzie all`azienda, altrimenti il milione di autovetture auspicato dal ministro Urso rimarrà un numero illusorio.
Ho chiesto la convocazione di una commissione in Consiglio regionale alla presenza di Roberta Angelilli, Vice Presidente della Regione e Assessora allo sviluppo economico;
Luca Di Stefano, Presidente della Provincia;
Enzo Salera, Sindaco di Cassino; Gioacchino Ferdinandi, Sindaco di Piedimonte San Germano; i rappresentanti delle sigle sindacali regionali e provinciali di Cgil, Cisl, Uil; il Consorzio industriale del Lazio.
Servono interventi urgenti a tutela dell`occupazione e dell`economia del territorio.