Sara Battisti, candidata al consiglio regionale del Lazio, interviene sul tema della gestione dell’acqua pubblica: “Bene la delibera della Regione Lazio che individua gli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) per la gestione dell’acqua. Al contrario di quanto chiesto e proposto da Acea, non solo è stata respinta l’idea di un bacino unico regionale, che rischiava di far diventare le province del Lazio succubi della gestione romana, ma gli Ato sono addirittura aumentati, passando da cinque a sei. Infatti è stato costituito un nuovo ambito territoriale: la zona nord della nostra provincia (con i comuni di Acuto, Anagni, Filettino, Fiuggi, Paliano, Piglio, Serrone, Sgurgola e Trevi nel Lazio) viene accorpata con la zona sud dei castelli romani alimentati dai bacini dell’Aniene, del Sacco e del Moscardello. Ne consegue che anche l’Ato 5 viene ridotto, facilitandone e migliorandone la gestione. La Regione Lazio, dando seguito alla famosa legge n. 5 del 2014 (e successive modifiche), con questa delibera di individuazione degli ATO prosegue nel percorso di rivisitazione ottimale della gestione dell’acqua, nel rispetto dei principi fondamentali dell’acqua bene comune e della proprietà pubblica delle reti idriche, recependo in pieno lo spirito della consultazione referendaria nazionale sull’acqua pubblica. Parliamo di un tema su cui spesso si è fatta solo propaganda e qualunquismo: sono stati detti tanti slogan che hanno portato a scelte sbagliate e a farne le spese in passato sono stati i cittadini. Un testo coerente con la normativa nazionale ed europea, che tiene conto dei bacini idrografici, aumenta la partecipazione e la rappresentanza degli enti locali, delle associazioni di protezione ambientale, dei comitati per l’acqua pubblica e dunque getta le basi per un nuovo sistema di gestione dell’acqua”.
Ufficio Stampa Sara Battisti