“Dovevamo combattere il capitalismo, ci siamo fatti condurre dal capitalismo”. Ho aperto con questa frase il mio intervento di oggi durante il Convegno organizzato da Rocco Merucci, che ringrazio per l’opportunità, sui Borghi e le genti. Nel nostro territorio abbiamo ereditato dei presidi industriali che ora vivono dei noti momenti di criticità, e per questo si trascinano problemi come la desertificazione industriale, i danni ambientali, la deturpazione del paesaggio, la perdita di posti di lavoro, lo spopolamento delle aree interne. A questa forza negativa dobbiamo opporre una vocazione alternativa caratterizzante per il nostro territorio.
Prima che si insediasse Nicola Zingaretti mancava l’assessorato al turismo in Regione Lazio nel precedente governo di cdx nella disastrosa guida Polverini. Questa scelta è stata una chiave fondamentale per cambiare la vocazione e, soprattutto, per conferire i giusti strumenti, finalizzati a scardinare la vecchia mentalità unidirezionale del passato.
Stiamo costruendo un’alternativa che non vuole dire distruggere il segmento industriale, ma vuol dire offrire delle alternative economiche e lavorative ai nostri giovani.
Dobbiamo interrogarci su cosa vogliamo offrire alle giovani generazioni, su come vogliamo costruire la nostra nuova idea di società. Il mondo è in una fase particolare: crisi pandemica, guerra. C’è la voglia di un ritorno alle origini, su questo dobbiamo sviluppare una coscienza comune che riguardi non solo la politica, ma le amministrazioni locali, le associazioni, con al centro le persone.