La piazza del 25 novembre scorso aveva gridato a gran voce “Mai più!”, chiedendo un impegno concreto alle istituzioni affinché attivassero tutti gli strumenti utili ad arginare il dilagare dei femminicidi, una vera piaga sociale, frutto di una cultura del possesso della donna.
Celebriamo questo 8 Marzo in un contesto preoccupante: questo governo sta riducendo i diritti delle donne, a partire dalla legge 194 la cui applicazione risulta sempre più complicata per tutte coloro che devono affrontare un percorso che è già di estrema sofferenza.
Non ci sono interventi per il raggiungimento della parità salariale; le donne sono ancora costrette a scegliere tra vita familiare e carriera.
Celebriamo questo 8 Marzo con un bilancio devastante: 9 donne sono state uccise da Gennaio.
Giulia Cecchettin non è stata l’ultima.