Oggi Piazza del Popolo ha parlato chiaro. L’Europa è viva, ed è nelle mani di chi sceglie di crederci.

“Questa bandiera ha sventolato poco, dalle nostre parti. È appesa negli uffici e davanti ai palazzi, fin qui è stata un simbolo freddo, che non scalda i cuori. Se ci è venuto in mente di portarla in piazza è perché vogliamo sentirci europei non per trattato, non per un vincolo burocratico. Ma perché crediamo sul serio, ostinatamente, perfino a dispetto della realtà, alla libertà e alla pace, che sono le due madri della costruzione europea.” – queste le parole di Michele Serra
Oggi quella bandiera non è rimasta fredda. Ha sventolato sopra una piazza stracolma di persone che credono nell’Europa, non come un’entità distante, ma come un’idea concreta di libertà, pace e futuro condiviso.
Sotto il cielo di Roma, in mezzo alla folla, si respirava qualcosa di raro e prezioso: la speranza. La consapevolezza che l’Europa non è solo trattati e burocrazia, ma è fatta di persone, di sogni comuni, di strade che si intrecciano.
Oggi Piazza del Popolo ha parlato chiaro. L’Europa è viva, ed è nelle mani di chi sceglie di crederci.