Se non si trattasse della salute delle cittadine e dei cittadini e di un diritto costituzionalmente garantito, ci sarebbe da ridere per le vuote dichiarazioni di Francesco Rocca in merito alla situazione della sanità della nostra Provincia.
Asserisce infatti che tutto quello che sta accadendo da quando si è insediata la sua Giunta, sia conseguenza della precedente gestione. Niente di più falso e forse vale la pena rinfrescare la memoria al Presidente: nel 2013, la prima legislatura guidata da
Nicola Zingaretti ha ereditato dal centrodestra al quale Rocca appartiene orgogliosamente, una gestione sanitaria sconsiderata con uno sperpero di risorse pubbliche tale da determinare il Commissariamento.
Da quel periodo nero siamo usciti solo grazie agli enormi sacrifici di amministratori, direttori generali e personale sanitario.
A Frosinone abbiamo dovuto recuperare su tutti i fronti cercando di non chiudere servizi. Anche negli anni più difficili del Covid siamo stati capaci di costruire e consolidare una rete ospedaliera in grado di rispondere alla situazione di emergenza. È stata ampliata l’oncologia, abbiamo portato specialità complesse, rimodernato tutte le attrezzature di diagnostica e fatto importanti ristrutturazioni, portato a compimento il piano di edilizia sanitaria prevista dal PNRR.
Ma soprattutto non abbiamo chiuso ospedali e ridotto servizi.
Nelle nostra Provincia c’è ora un tema di consolidamento e di rafforzamento, non certo di razionalizzazione!
Per farlo bisogna investire risorse per rendere ancora più attrattiva la nostra Asl e reclutare velocemente il personale necessario.
Usciti dal Covid ora è il momento di consolidare e crescere, non quello di distruggere.
E invece il Presidente Rocca non parla di soluzioni ed ha annoverato tra i suoi primi atti uno stanziamento in favore della sanità privata raccontato come la norma “svuota pronto soccorso” e l’accentramento nelle mani della Regione delle procedure per il reclutamento del personale, paralizzando di fatto le Asl.
Dice poi di aver saputo della chiusura dei reparti dai giornali, scaricanado quindi ogni tipo di responsabilità sul Direttore Generale Aliquó e di essersi attivato per risolvere nelle prossime settimane il problema del reparto di psichiatrica.
Ci dicesse come intende farlo visto che sul Bollettino ufficiale della Regione non è stato pubblicato alcun bando in questo senso. E invece per L’Ospedale di Alatri, per malattie infettive? Quante settimane dovremo aspettare?
Ci ha accusato di fare terrorismo psicologico in merito alle chiusure dei reparti quando queste sono state comunicate formalmente dalla ASL al personale e ai cittadini.
Anche questo attacco al DG Angelo Aliquó appare ingeneroso e irrispettoso.
Rocca avrà anche le spalle grosse, ma non ha risposte concrete. Attendiamo con ansia il tanto annunciato Piano Sanitario regionale sperando di trovare soluzioni e non il libro dei sogni che va raccontando nelle sue interviste.
Noi oggi siamo alla manifestazione ad Alatri perché, a differenza di Rocca che scredita questa mobilitazione, pensiamo che uomini e donne delle istituzioni debbano avere rispetto delle cittadine e i cittadini che lottano per difendere un diritto sacrosanto.
Grazie al comitato San Benedetto e ai Sindaci presenti.