La manovra di bilancio della Regione, come quella del Governo Meloni, lascia indietro le persone in difficoltà, le categorie fragili, nega i diritti ai malati, alle donne, agli anziani, ai giovani e non sostiene i Comuni del Lazio.
Dopo quasi un anno dall’insediamento dell’amministrazione Rocca, basta con la retorica dei conti in rosso che non permettono investimenti. Il debito complessivo regionale, ereditato dalle destre e gestito in dieci anni di Governo guidato da
Nicola Zingaretti, non è paragonabile al disavanzo attuale: la situazione era critica a tal punto che senza le azioni di risanamento messe in campo avremmo determinato il fallimento di comuni, imprese, creditori.
Le scelte di Rocca sono politiche: questa manovra rende impossibile modificare le addizionali se non trovando coperture alternative. Solo 100 milioni sono previsti per la diminuzione della pressione fiscale regionale.
Ho depositato una serie di emendamenti:
più finanziamenti per la disabilità e per favorire l’inserimento sociale delle persone con disabilità permanente;
rimborsi ai pendolari danneggiati dai disservizi quotidiani;
bonus psicologo per i giovani dai 6 ai 26 anni;
cashback IVA sui prodotti igienici femminili perchè il ciclo non è un lusso;
fondi per il contrasto al revenge porn;
incremento delle risorse per il turismo e il sostegno ai piccoli comuni;
rifinanziamento del progetto ossigeno;
più risorse sulla legge 46 a tutela dell’indotto Stellantis, necessario in virtù delle incertezze connesse all’attuazione del Piano Industriale.
Altri interventi sono stati chiesti per ambiente, sicurezza sul lavoro, giovani e anziani.
Auspico un dialogo proficuo, senza preclusioni, per interventi correttivi tesi a fornire risposte concrete alle cittadine e ai cittadini del Lazio.