Oggi ricorre la giornata mondiale dell’endometriosi. Sono circa 3 milioni le donne con diagnosi accertata e in Italia le donne affette da endometriosi in età riproduttiva sono il 10-15%.
Una malattia ancora poco conosciuta ma invalidante, nella maggior parte dei casi può avere un impatto rilevante sulla qualità della vita di una donna.
La diagnosi spesso arriva dopo un lungo percorso e ai dolori derivanti dalla malattia, si sommano le rilevanti ripercussioni psicologiche per la donna.
Proprio per questo, nel 2021, siamo stati la prima Regione a presentare una proposta di legge che proprio questa mattina la collega Michela Califano ha ripresentato per riavviare l’iter.
Una proposta volta a favorire la prevenzione e la diagnosi precoce, il miglioramento delle cure della ricerca sulla patologia; fornire gli strumenti necessari per la conoscenza e la prevenzione dell’endometriosi ed evitare le diagnosi tardive, negando alle donne la possibilità di arrivare a una cura efficace in breve tempo e dare loro la possibilità di tornare a condurre una vita normale e regolare, senza dolori cronici e persistenti.
Il provvedimento risalta anche l’esigenza di una maggiore sensibilizzazione nelle asl e nelle scuole, visto che l’apice dei casi si ha tra i 25 e i 35 anni, ma la patologia può comparire anche in fasce d’età più basse.
Il simbolo di questa giornata è il girasole, un fiore che ha la particolarità di volgersi sempre verso il sole, come tutte le donne che non si arrendono al dolore della malattia e cercano da sempre una luce, che dia risposte.