Ho trovato sbagliato il metodo di approvazione dell’atto aziendale della Asl di Frosinone.
Tanti sindaci avevano chiesto di posticipare la riunione per avere la possibilità di approfondire gli atti e avviare un confronto costruttivo nel merito.
La sanità in questo territorio ha già subito tagli dal governo nazionale e un ridimensionamento dei servizi. Una maggiore attenzione al territorio richiesta dagli amministratori non è stata accolta da
ASL Frosinone e
Regione Lazio.
Chi si cimenta su calcoli farneticanti sul numero dei cittadini rappresentati, dovrebbe anche sottolineare che meno della metà dei sindaci della provincia ha partecipato alla riunione di questa mattina. Una responsabilità che pesa sulla commissaria.
Valuteremo insieme agli amministratori quali azioni intraprendere e faremo un approfondimento per chiedere che alcuni servizi sanitari vengano rafforzati.
Questo atto non risolve i problemi strutturali come quello della carenza del personale e del rafforzamento di alcuni servizi fondamentali per la cura dei cittadini. Evidenzia però gli interventi di edilizia sanitaria e diagnostica, merito di quanto fatto in passato e non di certo dall’attuale amministrazione regionale.
Non sono sorpresa: dall’insediamento del Presidente Rocca, tutte le scelte sono impositive, mai condivise.
Un atteggiamento poco democratico che svilisce il ruolo delle istituzioni, non tiene conto delle reali esigenze dei territori ma degli interessi di chi si schiera politicamente.