Ho presentato 34 osservazioni al Piano Turistico Triennale della Regione Lazio. Una serie di provvedimenti con i quali, attraverso il contributo del mondo associazionistico, delle categorie economiche e delle amministrazioni locali, ho voluto porre l’accento sulle ricchezze paesaggistiche, naturalistiche e storiche della nostra Provincia. Nel Piano Turistico, purtroppo, mancavano precipui riferimenti a tante bellezze del nostro territorio, che purtroppo non venivano valorizzate. Per questo ho voluto concretizzare il mio impegno nel Piano Turistico Triennale inserendo non solo dei riferimenti specifici a Comuni e attrazioni del territorio, ma anche a quelle unicità di cui la Ciociaria è ricca e che, grazie all’approvazione delle mie osservazioni, verranno finalmente valorizzate.
Viene valorizzata Fiuggi, come area termale, congressuale e sul profilo naturalistico; ho sottolineato l’importanza dello Speleturismo, per quanto attiene le Grotte di Collepardo, Falvaterra e Pastena; ho messo in evidenza le aree archeologiche di Aquinum, Fregellae e Fabrateria Nova; ho inserito specificamente, sia come turismo bianco che verde, Campo Staffi e Campocatino; per quanto concerne i percorsi cicloturistici ho inserito il comune di Paliano, Serrone, Acuto, Fiuggi e la Riserva Naturale del Lago di Canterno; per i percorsi trekking, oltre Fiuggi e Veroli già presenti, ho inserito la Riserva del Lago di Canterno, Guarcino, Campocatino, Campo Staffi e la Valle di Comino; per l’Astroturismo ho aggiunto l’Osservatorio di Campo Catino.
Inoltre, ho voluto valorizzare il Turismo 4.0, che non veniva menzionato, con l’utilizzo delle nuove tecnologie in campo turistico come QR Code, Realtà Aumentata e tecnologia indossabile. Ho previsto luoghi appositi nei percorsi naturalistici per ricaricare e-bike, con punti di ricarica anche per le borracce e smartphone; tramite il contributo di associazioni sul territorio, la mappatura di tutti i percorsi; un portale VisitLazio accessibile agli operatori del turismo per fare pubblicità alle proprie imprese; i condhotel – che non erano ancora stati mai menzionati nelle leggi regionali; e ambiti turistici regionali, con cabine di regia che valorizzino anche il ruolo delle pro loco.