Dichiarazione della consigliera regionale Sara Battisti:
“L’invisibilità non è un super potere”, questo il titolo della mostra ideata da Marzia Bianchi, Simona Lanzoni e Maria Grazia Vantadori, e portata a Roma dalla Regione Lazio, che ha visto la sua inaugurazione nella splendida sede recuperata della Wegil.
Si tratta di una mostra che ha raccolto, già a Milano, un grande successo di pubblico e di critica, per la sua struttura innovativa: sono stati predisposti, infatti, dei pannelli che raccontano stralci di vita quotidiana di abusi, non solo fisici ma anche economici, sessuali, e psicologici, che si alternano a radiografie reali di donne che si sono recate presso i nosocomi perché picchiate o peggio. Una mostra-evento che è un pugno nello stomaco per chiunque la veda; una mostra cruda, ma forse è proprio di questo cambio di narrazione che c’è bisogno.
Le donne vittime di violenza sono ancora invisibili per la società, per la famiglia, per i vicini di casa che preferiscono far finta di non vedere.
La porteremo anche in Provincia di Frosinone nel periodo di marzo perché non possiamo chiudere gli occhi. Perché le 800 donne che sono andate in ospedale nel 2017 perché vittime di violenza di genere nella nostra Provincia, meritano di avere voce. Perché le dobbiamo Vedere. Non sono invisibili.
Ringrazio l’Associazione Pangea Onlus, la rete Reama, il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il Capo di Gabinetto, Albino Ruberti, la giunta e tutte le persone che hanno lavorato per portare questo evento nel Lazio e per la grande opportunità per la nostra Provincia.”.